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«Fatemi la grazia di amare Gesù e Maria come vogliono essere amati. San Giuseppe, pregate per me.

Insegnatemi a pregare».
E diceva: «Quando non si riesce a pregare, ci si rivolge a san Giuseppe». (Bernadette de Soubirous a San Giuseppe)

Carissimi,

con la ripresa del giornalino siamo davvero felici di poter dare un’opportunità a chi non riesce a venire a San Donato e a chi vuole continuare a pensare a questo luogo, anche a casa, pregando e meditando in comunione.

Il cammino che “La Voce…” ha iniziato a percorrere, per poter esprimere tutte le sue potenzialità, ha bisogno del nostro impegno assiduo e della vostra collaborazione, anche nella capacità di saper attendere.

Ci lasciamo alle spalle tante cose vissute nella chiesa e a San Donato.
Un anno se n’è andato, siamo nel 2018.

Le festività del Natale, che hanno rinnovato in noi tanta speranza e tanta gioia, ci hanno donato ancora una volta questa Parola: “ci è stato dato un figlio… suo nome è padre per sempre, principe della pace…” (cfr. Is. 9,5).
La festa del battesimo di Gesù, festa che segna la fine del tempo di Natale, si è conclusa con la Messa delle 18.00 presieduta dal Card Ernest Simoni, carissimo a noi e ormai affezionato a San Donato.

Dopo questo intenso periodo ho preso alcuni giorni di ritiro e mi sono recato a San Giovanni Rotondo, ospitato dalle suore clarisse cappuccine.
La loro comunità, che abbiamo visitato nell’ultimo pellegrinaggio, sta vivendo un momento di transizione dovuto al ritorno in Cile della Madre Badessa, Madre Veronica, insieme ad un’altra consorella.

In quest’occasione la badessa presente al monastero è temporanea ed è suor Assunta, presidente della confederazione dei monasteri delle clarisse cappuccine d’Italia.
Questa Madre mi ha raccontato che qualche anno fa ha scritto a San Donato.
Don Mario aveva creato un legame con il loro monastero del nord Italia, aveva fatto loro pervenire le pagelline del roseto perpetuo.

Ma come mai? Quel convento di cappuccine conserva il corpo santo della Serva di Dio suor Maria Consolata Betrone, che attraverso una sua rivelazione privata aveva avuto in consegna da Gesù questa preghiera: Gesù e Maria vi amo, salvate anime.
È una delle giaculatorie, se ricordate, che si recita insieme alla posta del Roseto perpetuo (Vedi articolo su Suor Consolata), inserita da don Mario, insieme all’altra giaculatoria che la Madonna consegnò ai pastorelli di Fatima: “Gesù perdona le nostre colpe,…”. Che incroci inaspettati!

Il mese di febbraio è il mese caratterizzato dalla festa della presentazione di Gesù al Tempio (la candelora) il 2 febbraio e di San Biagio il 3, giorno in cui si benedicono la gola e la frutta.
Inoltre, l’11 febbraio, si celebra una memoria a noi molto cara: la Madonna di Lourdes.

Dall’otto al dieci febbraio ci sarà il triduo di preparazione alla festa della Beata Vergine Maria di Lourdes, durante il quale, chi vorrà e ne ha le condizioni, potrà prepararsi per ricevere l’unzione degli infermi durante la Messa delle 18,00 della domenica 11 febbraio.

Il 13 febbraio inizia la Santa Quaresima con il mercoledì delle ceneri.

Dal 23 al 25 febbraio ci sarà la seconda edizione della maratona di preghiera, 47 ore ininterrotte con il Signore.
Momento importante per San Donato e per tutta la chiesa e per il mondo.
Ogni ora di preghiera sarà scandita da una intenzione ricavata da quelle del roseto perpetuo di Maria.

Questo mese ha inizio anche la visita e la benedizione delle famiglie di San Donato e Pulica.
Momento bello, in cui, coi nostri meravigliosi ragazzi chierichetti, mi posso incontrare con tutti i figli di Dio che abitano su questo amato colle.

Un caro saluto a tutti nel Signore e una benedizione su di voi e i vostri cari.

Vostro

Don Cristian

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