La chiesa di San Donato si trova su di una collina nel comune di Motespertoli, diocesi e provincia di Firenze.
Per le numerose attività di apostolato, di carità, di preghiera e per la devozione alla Madonna, è diventato in questi anni un centro di spititualità mariana e cellula viva della chiesa che richiama migliaia di fedeli da ogni parte d’Italia.
Ma non è stato sempre così, anche se le sue origini si possono fare risalire al XII secolo.
Gli edifici e le terre della zona erano proprietà della famiglia Capponi ed una tradizione vuole che nella canonica di San Donato fosse conservata una campana appartenuta al Machiavelli.
La chiesa a croce latina, fu distrutta durante la seconda guerra mondiale e ricostruita subito dopo.
Quando vi arrivò don Mario Boretti nel 1953, si trovava in uno stato d’indigenza; era anche la parrocchia più povera della diocesi di Firenze.
Con il suo arrivo inizia la storia di San Donato, ma per presentarla nella veste attuale, con le sue realizzazioni materiali e spirituali, occorre risalire a quel lontano 15 Maggio 1953 quando vi giunse da Mantigno, prese la cura spirituale delle due parrocchie: San Donato a Livizzano e Santa Maria a Pulica.
Le due parrocchie allora contavano circa 300 anime, oggi i parrocchiani sono 416, ma con il movimento spirituale che anima San Donato è diventato una cellula viva del Corpo Mistico della Chiesa, che richiama migliaia di fedeli da ogni parte d’Italia.
Molte sono le opere sorte in 58 anni di apostolato di don Mario Boretti, ma anche le costruzioni che hanno abbellito San Donato con il contributo di tanti benefattori che hanno aiutato questo sacerdote a realizzare quello che tutti oggi possiamo ammirare.
Il tabernacolo della Madonna di Lourdes al Gregorio e la Grotta di Lourdes dove ogni 11 febbraio con una processione viene offerto il fiore bianco,l’acqua, il piazzale con la statua dell’Immacolata, i muri del rosario e dei mosaici, il Rifugio Maria Assunta in Cielo, la Cappella dell’Annunciazione, la Cappella di Gesù Bambino di Praga, la baita con l’Osservatorio, i tempietti della Madonna di Fatima e quello di Padre Pio, la Cappella del Sacro Cuore, il piccolo chiostro e la Cripta, e poi finalmente il Campanile “Scettro della Madonna”, l’Oratorio “Mammina d’Oro” e tanti altri particolari da scoprire.
Ha scritto don Mario nel suo libro “Un prete di campagna ovvero il prete dell’attesa” San Donato era una delle chiese più povere della diocesi di Firenze.
Se si è potuto realizzare tutto questo “qui si vede il Dito di Dio”.