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Scarperia e San Piero

In Mugello c’era già stato in visita, qualche mese fa, il cardinale Ernest Simoni.
Ieri è tornato di nuovo a Scarperia, in una parrocchia della sua diocesi di residenza, Firenze, dove vive dopo essere stato nominato cardinale da Papa Francesco, il 19 novembre 2016.

Albanese, formatosi nel collegio francescano di Troshan sua città natale, nella sua precedente visita aveva appunto accennato alle origini materne proprio dal Mugello.

Ecco la cronaca con le parole di Tiziano Pecchioli e Vieri Lascialfari che hanno partecipato alla giornata.
Accoglienza all’arrivo del cardinale da parte di don Gianluca Mozzi (parroco Chiesa Santi Jacopo e Filippo a Scarperia) con i tanti chierichetti in talare rossa con croce e candelabri.

Poi la celebrazione della Santa Messa, bellissima e solenne.
Nell’omelia il cardinale ha parlato ai tantissimi giovani presenti, mettendoli in guardia dal pericolo della droga, da una sessualità istintiva e precoce e dall’egoismo che ottenebra il cuore.
Ha ricordato soprattutto a loro che gremivano la chiesa di uniformarsi al Signore, ad essere essi stessi, specchio di Cristo.

Alla fine della celebrazione la testimonianza sulla vita e le persecuzione subite dal cardinale.
Vieri, segretario del cardinale Ernest, ha ricordato come egli sia l’unico sacerdote vivente, testimone del regime comunista di Enver Hoxha, il dittatore che aveva proclamato l’Albania “il primo stato ateo al mondo”.

L’arresto la notte di Natale del 1963, l’accusa di tramare contro il regime, le torture, i lavori forzati, la fede mai rinnegata e infine il perdono, la forza del perdono, la forza di Cristo che, fin da quei momenti, l’allora don Ernest ha portato impressa nella sua persona.

Tutti i parrocchiani, molti con il volto rigato di lacrime, si sono alzati spontaneamente in piedi e hanno cominciato ad applaudire per alcuni minuti, in un via via sempre più forte e coinvolgente, inondando la chiesa in questo fragoroso abbraccio.

Al termine il cardinale ha benedetto personalmente tutti: anziani, adulti, giovani e piccolissimi che pieni di entusiasmo si sono gettati letteralmente nelle braccia di don (cardinale) Ernest rompendo ogni regola del cerimoniale.
Le campane hanno salutato il cardinale, chiudendo questa meravigliosa e storica giornata scarperiese.

Una risposta a Il Cardinale Ernest Simoni a Scarperia