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“Gesù è morto ed è risorto;
così anche quelli che sono morti in Gesù
Dio li radunerà insieme con lui.
E come tutti muoiono in Adamo,
così tutti in Cristo riavranno la vita”.

(Dall’Antifona d’Ingresso alla Messa
della Commemorazione dei fedeli defunti)

Carissimi,

ci lasciamo alle spalle un mese ricco di belle iniziative, la prima è stata la bella esperienza del pellegrinaggio a Roma e al Vaticano con un gran bel numero di volontari guidati dal Cardinale Ernest.

Il Santo Padre, avendo avuto l’opportunità di qualche secondo con lui, al mio dire che eravamo accompagnati dal Card. Simoni, mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto: “grande uomo di Dio”.

La sua presenza a San Donato è davvero un grande dono della Grazia.
Il 22 ottobre è stato con noi per celebrare la festa di San Giovanni Paolo II.

Il mese di ottobre è il mese dei “diversamente vivi”, cioè di coloro che sono passati da questo mondo al Padre.
È il 31 ottobre, vigilia di Ognissanti, che apre alla dimensione luminosa di questo mese, festeggiando non le zucche vuote di una festa che ama il ridicolo e il grottesco, ma la luce divina che risplende gioiosa nella vita dei santi.

Perché una volta al mese, il terzo giovedì, la Santa Messa è celebrata in lingua latina, secondo le disposizioni del Messale di Paolo VI ?

Vi sarà capitato anche a voi che, andando a visitare i Santuari d’Europa, come Lourdes, Fatima e anche il grande centro di spiritualità mariana Medjugorje, di ritrovarsi a partecipare ad una Santa Messa poli linguistica, dove la struttura base della celebrazione è il latino e le altre parti è in più lingue.

Ecco perché questa scelta, di celebrare una volta al mese la messa attuale in lingua latina, per fare un servizio, affinché non ci si trovi spaesati quando ci troviamo a fare questa esperienza che è segno di universalità della Chiesa.

La lingua latina è al servizio dell’unione e dell’universalità della Chiesa (Cfr. Papa Benedetto XVI, Sacramentum Caritatis, n. 62), sia nell’esempio sopracitato, ma anche nella prassi di pubblicare in latino tutti i testi ufficiali della chiesa offerti al Popolo di Dio.

Le singole Conferenze Episcopali nazionali si occupano poi di tradurre e proporre il loro lavoro all’approvazione della Santa Sede, la quale deve garantire la fedeltà della traduzione.

Il 10 novembre ci saranno i nostri amici di Ostuni, con don Peppino e Tommaso.
Don Mario, nel 18 marzo 2004 a San Giovanni Rotondo, fece gemellaggio tra la nostra parrocchia e la parrocchia di Santa Maria delle Grazie ad Ostuni.

Là, c’è una gemma, un virgulto dei nostri Cavalieri di Maria.
Che gioia l’esserci ritrovati.

Un altro momento forte per San Donato in questo mese sarà la festa della Medaglia Miracolosa, il 27 novembre, preceduta da un triduo.
Maria Santissima ci assiste nello scorrere dei nostri giorni aiutandoci a tenere fisso lo sguardo su Gesù.

Lui il Risorto dai morti è Colui che don la vita senza fine, l’amore e la gioia che non si consumano.

Un caro saluto a tutti ed ogni benedizione per intercessione di Maria e di Tutti i Santi.

Vostro don Cristian