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“La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv. 1)
Come difenderci dal maligno

Carissimi, la nostra fede ha al centro il mistero dell’Amore di Dio per l’uomo.
Come abbiamo visto dalla mia prima catechesi fatta a San Donato, questo cammino di amicizia col Signore, questo cammino verso la pienezza della nostra vita è insidiato da tre nemici: la carne, il mondo e il nemico.
Non mi dilungo perché potete trovare la catechesi a San Donato e presto anche sul web, ma volevo darvi alcune indicazioni sintetiche orientative…

Molte persone credono troppo al maligno tanto da attribuirgli ogni male che colpisce la propria vita.
Invece, spesso i nostri mali sono causati dalla fragilità della nostra natura, dai nostri peccati o da quelli di chi ci sta intorno o da situazioni che non dipendono da agenti particolarmente straordinari.
Dall’altro lato, altre persone, oggi ritengono che il demonio sia un mito, una fantasia di altri tempi, un simbolo del male.

Invece il diavolo esiste, il Vangelo ne parla moltissime volte, la tradizione e il Magistero della Chiesa ne afferma l’esistenza e l’azione.
Ma egli è uno sconfitto.
E’ stato sconfitto da Nostro Signore, quindi il suo potere è limitato, egli può nuocerci solo se “gli apriamo la porta” tramite il peccato e rimanendo con il peccato nell’anima.
Come difenderci, allora?
“Tutto ciò che ci difende dal peccato ci difende da Satana”, diceva sua Santità Papa Paolo VI, in un suo celebre discorso del 1975.

Ecco alcune indicazioni che possono aiutarci a stare lontano dal peccato e, quindi, anche dall’azione di colui che induce in peccato e seduce il mondo:

  1. La confessione frequente, con essa viene distrutto il potere di Satana sulla nostra anima perchè ci slega dai peccati che sono la porta di accesso del maligno.
    Con la Confessione veniamo rigenerati dalla grazia e dalla misericordia di Dio.
    Avviene una guarigione e una liberazione ad opera della Grazia.
  2. Partecipare con devozione (amore e convinzione) alla S. Messa, oltre che la domenica, anche qualche volta nei giorni feriali.
    Fare la S. Comunione in grazia di Dio.
    Mai farla in stato di peccato.
    E’ un orribile sacrilegio!
  3. L’Adorazione Eucaristica.
    Sostare un po’ davanti al Santissimo, anche se non esposto solennemente.
  4. La liturgia delle ore, preghiera della Chiesa, del popolo di Dio.
  5. La Preghiera e il Santo Rosario.
  6. Il perdono.
    Pregare per i nostri nemici: sia per chi ce l’ha con noi, sia per coloro verso i quali nutriamo un certo risentimento.
  7. La penitenza e soprattutto il digiuno aiutano a difenderci dalle insidie del maligno.
    Digiuno non solo alimentare, ma di qualcosa che ci costa sacrificio rinunciare.
  8. L’uso dei sacramentali: portare con se un Crocifisso e la medaglia benedetta della Madonna, e utilizzare l’Acqua Santa e ricevere le Benedizioni Sacerdotali.
  9. Per ultima, non per importanza, la Carità verso il prossimo.
    Essa copre una moltitudine di peccati ed è l’unica cosa che rimane per sempre.

Allora, viviamo sempre nella consapevolezza che siamo figli amati dal Padre.

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