Facebook
Logo Facebook

Grande partecipazione delle Autorità Civili e Militari a San Donato a Livizzano alla vigilia della Festa Patronale.
di Emanuele Piccini

Solenne Celebrazione Eucaristica a San Donato a Livizzano, presieduta da Sua Eccellenza Mons. Carlo Ciattini, Vescovo della Diocesi di Massa Marittima – Piombino.

Grande gioia per questa presenza nella Valdelsa Fiorentina, è stata manifestata dai fedeli della Parrocchia di San Donato a Livizzano, la cui Chiesa è situata nel Comune di Montespertoli estendendosi sino al territorio del Comune di Montelupo Fiorentino.

Presenti alla Santa Messa, le Autorità Civili e Militari nelle persone di Alessio Mugnaini, Sindaco di Montespertoli, Lorenzo Nesi Vicesindaco di Montelupo Fiorentino, il Maggiore CC e Gianfranco Cannarile Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Scandicci, il Maresciallo Simone Soldi Vice-Comandante della Stazione dei Carabinieri di Montespertoli, il Cav. Vieri Lascialfari Cerimoniere della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni della Valdelsa.

Un grande concorso di popolo ha gremito la località di San Donato a Livizzano, dai comuni limitrofi e dalla Provincia di Firenze, i quali con grande amore, dedizione, affetto, si sono recati sulla collina tanto cara a don Mario Boretti, esorcista e storico parroco dal 1953 al 2011.

Notevole la gioia del parroco esorcista, don Cristian Meriggi, che ha ringraziato le Autorità Civili e Militari e Sua Eccellenza, Mons. Carlo Ciattini, che, affrontando un lungo viaggio e lasciando i numerosi impegni pastorali della Diocesi a lui affidata e ha voluto partecipare ai solenni festeggiamenti patronali.

Intensa l’omelia di Mons. Ciattini, il quale, avendo presente la vita del Santo Patrono, ha esortato i fedeli a far si che la propria partecipazione nella Chiesa, sia attiva in virtù dell’amore di Cristo, affinché un domani gli edifici religiosi e la fede non abbiano a divenire dei musei.

San Donato è testimone di Cristo sino al suo martirio per decapitazione: egli è pastore, taumaturgo, esorcista. Egli è rappresentato con il pastorale che termina nel suo riccio con la raffigurazione di un drago, a motivo della sua lotta contro l’idolatria ed il demonio. Tra gli episodi che lo hanno reso famoso vanno ricordati quelli che lo vedono guarire una cieca, far cadere la pioggia in un periodo di grande siccità, liberare gli afflitti dal demonio.

07/08/2019 10.50